martedì 10 agosto 2010

10 agosto 2010 "Y ahora, yo soy en Espana!"


Campodron (Spagna).

48 km di salite interminabili, gli ultimi venti a pendenza dal 9% in su, il Colle de la Seille, quello de la Guille e finalmente il Passo di Ares.

Il cartello blu con le stelle dice che il confine è passato e subito mi ritrovo in mezzo a un diluvio con ancora una ventina di km in discesa per trovare un posto dove dormire.

Dall'asfalto esce calore che sa di nebbia e sembra di essere a Laguna Seca, un cavatappi dietro l'altro.

"Prudenza!" mi dico.

Trovo riparo per un pò sotto il tetto di un distributore della Repsol, con Luis che habla espanol.. allora è vero!

Ci sono!

E per fortuna che il poncho dei pensionati della CISL mi ha salvato tutti i bagagli!

Domani mi dicono che torni il bel tempo.. speriamo!

Hasta luego! :-)

9 agosto 2010 "Come un'immensa Preghiera"

Cèret.

Oggi ho passato 5 colli dei Paiys Cathar e il passo del Llauro, porta di ingresso per la strada che va al confine.

Poi un temporale serale mi ha fatto pensare bene che fosse meglio fermarsi lì, a pochi km dalla Spagna.

I Pirenei Orientali non hanno grandi altezze, ma vicino al mare fanno impressione.

Le sento parlare queste pietre, ruvide e un pò tristi, con l'erba bruciata dal Sole.

Le lapidi parlano di battaglie, le scritte fresche sull'asfalto parlano dell'ultimo Tour de France.

I paesaggi prima sono da favola, talmente belli che solo Dio può averli disegnati.

E in mezzo a questo Spettacolo ti sembra di essere in un'immensa Preghiera di cicale ed alberi scossi dal vento, che anche qui non mi abbandona mai.

E' la strada meno battuta. Quella che ho scelto. Quella che spero mi porti dove devo arrivare.

Un abbraccio a tutti!